Tra gli Amatori apertura di serata senza sorprese
Sbronz’s Anatomy accorcia, Belle Chiappe sconfitto ai punti
É una serata dalle due facce, ma piuttosto simmetriche, quella della 13ª di VolleyByNight. Causa un cambio di programma concertato, alle 20 l’apertura è affidata ai team del tabellone Amatori, e a partire per primi sono Sport Magic Box e Sgnaca la Bala Volley Team Summer Edition. Il sestetto di Martinetto, pressochè giusto negli effettivi, affronta una delle possibili favorite del girone, che pur rimaneggiata a sua volta, non soffre però delle problematiche che il team collegnese evidenzia. A onor del vero non subito: la prima parte del 1°parziale va via più o meno punto a punto, poi ad un certo momento l’ingranaggio dello Sgnaca si inceppa e fioccano errori, mentre per Aghemo e i suoi, sale in cattedra Villata, che mura e attacca profondo e forte, e il set termina a 13. Il 2°parziale vede una reazione di Martinetto e compagni, che perlomeno contengono, frenando i tentativi di progressione dei cambianesi. Ma i gialloblù trovano nella Crisafulli una buona risorsa per trarsi d’impaccio, e scongiurare la rimonta: 25-23. Messe in chiaro le cose, allo Sgnaca la Bala mancano le forze per tentare un nuovo assalto, e per lo Sport Magic Box arriva il 2°successo, che li pone momentaneamente alla pari coi Beerbantelli. Se il bottino pare magro per lo Sgnaca, in confronto al SanSa, in parallelo, potrebbe esserci per Martinetto e soci il tanto citato mezzo-gaudio rispetto al mal-comune. Difatti ai rossi della Gastaldi va anche peggio negli abbinamenti di girone, e mentre cercano di carburare e trovare un minimo di amalgama e coesione, arrivano le ultime gare contro le favorite del girone. Inizia il Diomaiuti, che più che altro potrebbe essere un’invocazione dei sansalvarini quando Zanzarelli impatta bene i palloni alzati dalla Croci. I sei di Rosato, infatti, sempre per il gioco delle qualificazioni, che li pone nella necessità di recuperare terreno incassando vittorie il più larghe possibile, usano il 1°set per fare “provviste” e incassano un +21. Il SanSa esce dal campo un po’ frastornato, ma anche conscio che qualche bagher più “dritto” e un paio di battute in più oltre la rete potrebbero essere un primo passo verso un passivo meno limitante. Così nel 2°, riducendo un po’ qualche magagna, e complice un Diomaiuti che sperimenta nuovi ruoli, il divario resta piccolo per metà set. Poi, giocoforza la Ferrara e la Villa ingranano la 4ª e portano al traguardo del raddoppio, con buona pace dei tentativi a muro di Trabuio, o difensivi della Beltramino. Per l’ultimo parziale il turnover del SanSa continua, come anche nel campo del Diomaiuti, dove Rosato passa in regia. Ciò inaspettatamente non facilita le cose al SanSa, che torna a fare un po’ troppi errori, non raggiungendo ahiloro la decina. Missione compiuta, dunque per Rosato e soci, che tengono vigile il The Improvised, impegnato tra una ventina d’ore sul medesimo campo contro gl’infidi Ciapapuer. E proprio sull’attenzione, il cosiddetto “focus” sulla gara, si deve discutere per la gara che segue. Infatti in parallelo, il gironeA offre due sfide (al momento) agli antipodi. Per primo parte il confronto che può valere la leadership del gruppo, tra Sbronz’s Anatomy e As Matici. Attualmente primi, le giovani promesse di Cuniato attraversano un periodo un po’ travagliato, con qualche assenza, prestazioni altalenanti e la “luce che va e viene”. Non che il sestetto di Barrionuevo abbia sinora brillato per continuità, ma appare questa sera ben determinato e, pur senza la costanza di Macrì, opta per la solidità del muro di Tomaselli (oggi decisamente più presente che contro i Pallalcolisti). In attacco, pertanto, per la Greco e Bonacci non è tutto facile come per buoni tratti col Vale Tutto. Inoltre i colpi lavorati della Malquì-Peña e della Sella, trovano una difesa un po’ troppo statica. Borgese stoppa qualche iniziativa di Crisafulli, ma vi concedono troppa parallela, e anche di sponda la banda riesce a far punti. Il divario iniziale poi, non viene di fatto mai colmato e si va presto a riposo: 25-15. Il 2°parziale, però, si inverte la tendenza sebbene non si inverta il campo, e con Garabello in regia, sembra che gli AS Matici possano essere in condizione di ribaltare l’inerzia del match. Allo Sbronz’s riesce poco o niente, e quindi il verdetto è direttamente rimandato al 3°set, come parziale “di spareggio” (14-25). 1 punto tiene l’AS Matici al riparo perlomeno dagli odierni avversari, ma non dà la sicurezza del passaggio (il SanBe può ancora rinvenire e matematicamente anche il Vale Tutto..), perciò servirebbe replicare l’approccio aggressivo della 2ªfrazione. Viceversa i sei di Cuniato tornano a zoppicare in attacco, e anche le scelte offensive diventano prevedibili. Lo Sbronz’s dal canto suo non commette errori di rilievo, e rimane concentrato. Senza acuti particolari, quindi, il set scorre verso la conlcusione, con un AS Matici un po’ troppo contemplativo, che resta sì leader, ma decisamente più esposto agli attacchi; lo Sbronz’s Anatomy avanza, ma anche per i sei di Barrionuevo, 3punti nell’ultima giornata potrebbero non bastare. Di contro, se la gara d’alta classifica del campoB va via liscia, sul campoA sono scintille sin dai primi scambi. Un po’ tra i team, ma subito con i direttori di gara. Sin dalle prime battute la tensione è alta. Certo la frustrazione per Di Cataldo per non poter mai giocare con un sestetto “titolare”, ma dover sempre vivacchiare con 4donne in campo, non aiuta l’approccio. Di contro anche i Pallalcolisti sono “caldi”, e con l’ingresso della Biaggi in regia a spingere su Boldrini, la gara è “animata”. I poveri arbitri non possono respirare nemmeno per un attimo, poichè ogni indecisione è osteggiata da entrambi gli schieramenti in egual misura. Per il resto, l’andamento è lento, e nel 1°set il parziale arriva sino ai vantaggi, dove c’è bisogno anche di una “revisione da parte del VAR”, che implica la ripetizione del punto, ma col medesimo esito: set ai Pallalcolisti. Il copione non muta e la gara si regge sul punto-a-punto, con frecciate continue sottorete. Insomma una gara un po’ frammentata, che stenta a decollare. Passa bene la Parisi, prova a risponderle la Iodice, ma oggi la rete le dice di no, e allora si rifugia nel servizio-fast che dà qualche problema alla Ruggieri. Nel mentre la Felisio tocca tanto, ma non riesce a impattare, cosa che viceversa ben fa Sinesi con le sue solite manone invadenti. Il Belle Chiappe, così, viene premiato per la sua resilienza, e su una rocambolesca alzata di piede di Di Cataldo, la Mezzacappa piazza in centrocampo il pallone che porta al set-ball, subito capitalizzato per il pari. L’1-1 non può riaccendere le velleità di classifica del Belle Chiappe, ma almeno non smorza il desiderio d’affermazione. Continua quindi la battaglia sottorete, e per la 3ªvolta sono i dettagli a fare la differenza sul finale, coi Pallalcolisti a spuntarla di misura col 25-23: un’iniezione di fiducia che li rende pronti per affrontare anche la matematica nei prossimi 3 incontri. Del resto “it ain’t over ‘till it’s over”.
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