INUTILE PENSARCI TROPPO: LA VITTORIA E’ GIA’ ASSEGNATA

“Mumble Mumble” danza la Samba sul tetto del tabellone “PRO”
La durissima maratona “AMA” premia il “Campla për tèra”

“Mumbling” è ciò che gli anglofoni utilizzano per quel borbottio che emettiamo mentre ci spremiamo le meningi cogitando e rimuginando. Viceversa, in questa serata di finalissime, gli unici a struggersi per indovinare il risultato sono le squadre del tabellone “AMA”, mentre nel “PRO”, c’è poco da affaticare il cervello, poichè parlano i numeri. Ma andiamo per ordine. Prima della Finalissima, c’è il prologo per il III/IV posto, tra il “Quattro salti in palestra” ed il “Limono duro contro il muro”. Le due squadre, un po’ sulle gambe, partono appaiate, ma il 1°set si spacca con il break al servizio di Grecu e la prima linea affidata a Condito: da 12-10 a 21-10 e parziale in ghiaccio. Il team dei Galliano cambia regia, dentro Alice Galliano per la Formicola, e Bona per Tullio Galliano, e con due strappi mette al sicuro il pari (17). Il “Limono duro” continua la girandola di cambi, ma sbaglia qualcosa nell’assetto, patendo un netto 25-10. Tuttavia Malquì e compagni non mollano e riproponendo la fuga a metà set come nel 1°, portano la gara al supplementare. Dunque, è tutta una questione di nervi ed energie residue. Chi ne ha di più è il “Quattro salti”, mentre il “Limono duro” sacrifica ancora Condito, probabilmente compiendo il passo falso fatale. La gara si decide attorno a quota 8, con lo scatto del team dei Galliano, rintuzzato da Malquì e compagni, ma subito replicato con la controfuga decisiva: 15-11 e bronzo al “Quattro salti in palestra”, che si prenderà anche il premio per il miglior attaccante, col giovane Tommaso Galliano. E’ tempo dunque di assegnare il titolo a chi spetta di diritto. All’ottavo successo consecutivo, con soli 2 set lasciati per strada, “+191” di differenza punti, il “Mumble mumble” non può fallire l’obbiettivo per cui è stato assemblato. Ne fa le spese il “Samba&Sanbe” di Ariagno, che in questa serata le prova un po’ tutte: cambi, riassetti di formazione, tempi, ma l’ago della bilancia non pare poter mai pendere in proprio favore. Il primo parziale è eloquente: Racca e Angeletti giocano al gatto col topo e solo Gariglio risponde a tono, ma manca di continuità. Si chiude a 14 con una progressione finale da 10-3. Alla ripresa cala la tensione tra le fila del “Mumble”, aumentano gli errori e il “Samba” s’illude andando avanti di 4 lunghezze con Magro. Ma già a quota 15 si torna in parità, quindi Angeletti accelera a muro e la Tomaino al servizio, e il raddoppio è servito. Il 3° è in pratica una passerella, dopo il 9-1 in apertura, e nonostante un break centrale riavvicini i sestetti, non accade nulla di particolarmente rilevante e si chiude 3-0, con la Martinet a festeggiare per il titolo di miglior alzatrice. In parallelo, è la lentezza a farla da padrona, sino a sfinire anche il pubblico più affezionato. Le squadre sono tutte provate fisicamente, il che si riflette negativamente sulle già limitate doti tecniche dei partecipanti. A sentire meno la fatica, tuttavia, paiono essere i sei di Bertelli. “Patate e piselli verdi fritti alla fermata della Metro”, inizia la sua guerra di logoramento, aprendo la serata contro il “Riability”. Il sestetto di Mandes si illude partendo 8-0, poi s’adagia mentre “Patate e piselli” tomi tomi, rinvengono e si preparano per il set successivo. Infatti dal 2° in avanti i rosso-stellati giocano alla pari col “Riability”, che inizia a sbagliare molto, e patendo i servizi di Pierluigi Bertolino, deve riorganizzarsi per il 3°set. Si va ai 15, procedendo ad elastico. Nel tira e molla, a spuntarla di misura è il “Patate e piselli” con un muro  di Furlan su Candotti. Mandes e compagni riprendono subito, per sfidare il “Campla për tèra”. Come detto le squadre sono quasi in risrerva e i sei dello “Sportincontro” vengono travolti in avvio (15), senza possibilità di replica. Nel 2°set, il “Riability” tenta di tappare la falla dopo il primo sprint avversario; poi però è una nuova accelerazione, a far recuperare sulla tabella di marcia Failla e compagni. Si chiude sul 2-0 con un ace di Crovella che è già un ottimo passo verso il gradino più alto. Ma sulla via del titolo c’è ancora il “Patate e piselli”. Il match è una maratona. Partito tardi, sembrerebbe  risolversi col 12-1 per il “Campla për tèra”, ma Bertelli&co. rimontano un punto alla volta e cedono solo ai vantaggi:26-24. La dose di calmante inoculata dal “Patate e piselli”, tiene i ritmi blandi e porta nuovamente il set ai vantaggi, con esito inverso: parità col 25-27. La vincente si decide, pertanto al tiebreak, dove memore dei rischi presi, il “Campla për tèra” parte in pressing, e aiutato dall’infortunio di Ioimo, e dal servizio della Nicola, si aggiudica set e match, incoronandosi regina del VBN “AMA”. Con le premiazioni, anche dell’ultima tra i migliori (Giorgia Salis è la miglior schiacciatrice), si conclude la XXVI Edizione del VolleyByNight, tra ringraziamenti di rito e strette di mano. Cala il sipario e figuranti e pubblico smobilitano, in attesa di una nuova pièce, comica per alcuni, drammatica per altri, ma speriamo sempre degna di esser recitata, da attori vecchi e nuovi. Signore e signori, buonanotte.
T.a.g.M.A.