Ultimi posti disponibili, c’è chi s’affretta e chi s’attarda
La solita SanBe prenota e si siede col Ciguer, i Cigni frenano il Beverly Inps
“Stop that train, vulimmo saglì, stu treno vuosto a nuie nun ce ‘ò ddà”, intonava un collettivo hip-hop napoletano esattamente due decenni orsono. E anche se il treno non è un mezzo su rotaia simbolo dell’arrembante e frenetica globalizzazione, bensì la metafora di quello “playoff” del 32°VolleyByNight, il concetto resta pressochè il medesimo, per le squadre partecipanti: “vogliamo salire anche noi”. Solamente che i posti, come già detto, sono pochi, e c’è chi ha già prenotato, e chi invece deve tentare di prenderlo al volo, come nei classici film di frontiera americani. Chi non ha nessuna intenzione di faticare per saltare in carrozza ed ha già un bel pre-stampato è la SanBe. Vero che comunque serve la vidimazione prima di accomodarsi: serve timbrare anche coi Pallalcolisti. Alla Parisi il fatto di far solo la parte del capotreno non va granchè giù, e prova a scatenare Boldrini e Marchisella. Inizialmente il sestetto di Ariagno resta spiazzato, e sembra patire, tant’è che fino a metà 1°set i Pallalcolisti rimangono in vantaggio. Qualche incertezza arbitrale però inizia a far scaldare Ariagno, che con una serie di cambi, riequilibra il sestetto, e lancia lo sprint. I Pallalcolisti restano interdetti, non aspettandosi il rientro della SanBe, che però implacabile, punto dopo punto erode tutto il vantaggio, e li lascia sul posto in volata: 25-22. Il 2°set i giallorossi sono ancor meno accondiscendenti, e con la battuta della Scaletta scavano un primo solco. La Plesuvu è preda della Barutello, Girardi passa alto sulle mani della Biaggi, mentre gli attacchi dei Pallalcolisti sono ben disinnescati dalla Fossati. Insomma, raddoppio inevitabile e con largo margine. Il sestetto di Parisi, di fatto accetta il proprio destino odierno, e non pare intenzionato a competere oltre. Il match dunque cala il proprio ritmo, e la SanBe può tranquillamente sedersi sulla carrozza 2A (lo scontro diretto con l’AS Matici nega la 1ªclasse..) delle ore 21:30 di Mercoledì. Oltre il telo, invece, c’è chi non ha necessità di continuare il proprio viaggio, e deve solo decidere la propria destinazione finale nel proprio girone. Che Ne So Io! ed #Error404, si affrontano per le posizioni di rincalzo, e in effetti il clima del match rispecchia le relative velleità delle due equipes. Infatti si studiano, aggiustano, abbozzano, ma non forzano ecessivamente. Si apprezza qualche colpo ambidestro di Colombo, risponde Gentile con alcune piazzate, ma spicca soprattutto la figlia della Romanin, che momentaneamente supplisce al ritardo di Pierri. L’#Error404, col 4+2 riesce a resistere, e grazie ad un attento Sinatra e anche a un paio di sospensioni chirurgiche chiamate dalla Spallone, riesce a mettere a segno il colpaccio ed a portarsi in vantaggio: 25-23. L’arrivo di Pierri, però, e la riorganizzazione tattica, fan sì che il Che Ne So Io! rientri con maggior convinzione, mentre oltre la rete gli avversari ancora inebriati dal 1°set conquistato, non si accorgono della fuga. La Calicchia risponde alla Dapolito, mentre Colombo continua a colpire destro-sinistro, ed a chiudere bene a muro. Il pari è quasi una formalità, dunque, e si passa al set di spareggio, che a questo punto, con le posizioni “congelate”, non ha più appeal per nessuna delle contendenti. Così entrambe le formazioni giocano senza pensieri e per chiudere l’avventura VBN in allegria. Per la statistica, il successo va al Che Ne So Io!, che cementa un onesto 3°posto, mentre per l’#Error404 il punticino strappato è già abbastanza per uscire col sorriso. Invece, restano “in stazione” i pinerolesi di Vacchina. Il Beverly Inps, infatti, dopo aver già avuto qualche intoppo lungo il percorso, trova sulle proprie rotaie-playoff i Cigni Trombettieri. Gli anatidi della Ciacci sono tutt’altro che ostacoli immobili, anzi, grazie alla buona serata di Masha, beccano e aggrediscono il Beverly Inps. Il sestetto di Vacchina è un po’ troppo incostante, e un po’ sprecone. Qualche errore d’intesa anche con la Freiria, qua e là si presenta, mentre oltre la rete migliora l’affiatamento con la Francescato in regia. E così è che i Cigni, che per 2 gare avevano sonnecchiato, replicano la discreta ultima uscita, e non solo si aggiudicano il 1°, ma pure il 2°set. Per il Beverly Inps già un parziale al passivo è una jattura (servirebbero almeno 9punti per puntare al ripescaggio), figuriamoci due. Tuttavia Vacchina e soci non mollano, e con un paio di spunti centrali di Parigi, finalmente, riescono a scrollarsi di dosso i Cigni, ed incassare il set che perlomeno non li fa scendere sotto il 2°posto. E per qualcuno che scende, ecco qualcun altro che mette un timbro di conferma sul proprio biglietto, e confida che non si verifichino particolari congiunture che mettano in dubbio il viaggio verso la final-four. Il Sium, inizialmente si trova un po’ in difficoltà, contro i Traguli, che dopo meno di 24ore dall’ultima fatica sono paradossalmente più vispi che la sera prima. La partenza è buona soprattutto al servizio, con la Bertolotto che soffre un po’ le salto-spin di Landi e Carminati. Anche Farsella non è ancora in temperatura, e la Rolle deve variare un po’ le uscite per smarcarlo. Certo, i gialli valsusini pestano duro, ma i Traguli difendono col coltello tra i denti,.. e pure tra i piedi: 11-15 da una difesa “slash” di piede di Landi. Purtroppo per i Traguli, e dei gufi da casa, lo sforzo non è sufficiente a mettere all’angolo il Sium e scipparvi il 1°set. Non si abbattono i sei di Landi, poi, ma poco per volta Francalanza aggiusta il sestetto dove serve: dentro Rossetti, girano entrambi i Cisi, e il Sium resta “in controllo”. Il sacrificio della Spolettini aiuta la Marocco a trovare Lavorato, che scarica bene il braccio, e i Traguli restano comunque vicini, salvo poi sul finale, cedere allo scatto che dà il raddoppio ai gialli. Francalanza sa bene che ogni distrazione comporterebbe un prezzo alto da pagare, e allora continua a spronare i suoi, che rispondono con la continuità sul campo. Per i Traguli, la stanchezza affiora, e con questa anche alcune imprecisioni di troppo. Anche la 3ªfrazione, dunque, finisce in tasca al Sium, che pur dovendo attendere la convalida del passaggio, al momento si sente in parte tranquillizzato dall’aver completato il proprio percorso, e dall’aver momentaneamente eluso le macumbe dei potenziali avversari, o diretti competitori, per la fase finale. Resta soltanto il match delle 22e30, anche se è già leggermente più tardi quando si riesce a prender campo. Ad affrontarsi, sono un Ready4 ormai piuttosto rassegnato, e fiaccato dall’attesa, ed il Ciguer carico a molla e con il pass per le finali, e col solo dubbio di quale posto in Prima Classe occupare. I sei della Martinelli e Voria, sono carichi e Bortolozzo ha la mano calda (fin già dal riscaldamento, come ahilei comprende la Pernice: rimbalzo sul naso e pre-gara in “infermeria”..). Tante le assenze dal lato rosaceleste, e Mantegna e Rizzi a “tirare la carretta” nelle prime fasi. Però, come detto, il sestetto dell’oggi assente Bertelli, difetta di velleità, e concede spazi al Ciguer, che appena comprende che la resistenza è relativa, a sua volta si limita al compitino. Di quando in quando la Alessandria la mena forte, Voria forza qualche pallone su Chiale dal centro, o sulla Cassardo in postoII. La progressione del Ciguer è lenta, ma inesorabile; i rosaceleste poco a poco si spengono, e abbandonano (almeno mentalmente, eccetto Pernice che si eclissa realmente in anticipo..) il linoleum prima del termine della gara, lasciando campo libero agli avversari. Così a 11 prima e 8poi, termina il match, con qualche chiarimento in panchina dopo le ostilità per il Ready4, mentre festeggiano i Ciguer, pronti per iniziare il viaggio verso le finali. Quindi “in carrozza” i qualificati, attenderanno alla prossima stazione (Lunedì) le ultime pretendenti ai titoli 2021, e vedremo quanti avranno pagato il biglietto per arrivare fino all’ultima stazione.
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