Nessuno spartisce in questa VII giornata
Solo affermazioni o rovesci netti
Come da bambini quando il “giochino è mio e non te lo do”, la serata del 15/6, propone una serie di rivendicazioni sull’intera posta in palio da parte della metà delle contendenti. Ne consegue che chi più chi meno (nei parziali), l’altra metà resta con un bello zero tondo nel paniere. I primi a subire questa privazione sono i sei della De Petris, che incrociando l’esordiente Father and Sons, vanno subito in debito a “-19”. La Santoro punta su un martellante Salvo Calabrese, e sulla Tozzi per fiaccare le resistenze del Bathsheba’s Friends nel 2° e 3°set, e tenerli a distanza di sicurezza, portandosi via tutti e 3 i punti, e lasciando De Petris e compagni in bilico sul baratro dell’eliminazione. In parallelo, dall’altro lato del telone, l’andamento è speculare. Le Ginocchiere di Enzo, già abile a sfilare 1 set alla favorita Gli Amici di Beppe, questa sera fa un sol boccone di un Meno Seri, ma Sempre Baldi, che privi del “martello” Gaddo quest’anno, devono far i conti prima con un po’ di disordine, normale alla prima uscita; poi con un serpeggiante nervosismo. Infatti il team di Darmello, probabilmente si fa distrarre da alcune sviste arbitrali, e pressato da Laudati e soci, con un puntuale Colucci e la Panebianco, resta attardato quanto basta per restare a bocca asciutta. La serata corre via abbastanza in fretta, e sul campoA scendono l’All Scars ed il Batti Lei. I verdi della Clamar sono quasi all’ultima chiamata: con lo 0 fisso da due gare, inizia a farsi calda la situazione. Il team di Bogotà, invece, all’inizio del proprio percorso, non ha pressione e gioca in scioltezza. Il primo set è tirato, e l’All Scars mette sul tavolo tutte le proprie carte con Longo croce e delizia del sestetto verde. La Bogotà però fa le scelte giuste nel momento clou, e il Batti Lei vince sul filo di lana: 25-27. Si demoralizzano i sei della Clamar e patiscono anche il raddoppio, largo. Quindi una reazione c’è nel 3°parziale, ma ancora gli errori dettati dalla troppa foga, penalizzano i verdi, che inanellano il terzo 0, lanciando il Batti Lei all’inseguimento del rullo compressore Nando,Ciccio…. In parallelo, stessa sorte di Clamar e compagni, tocca all’A.A.A. della Trinchero, che pur con una Alessandria inizialmente in palla, deve chinare il capo di fronte ad un Ritorno del Basi, che mette all’ultimo il tassello cardine della formazione. Con l’acquisto di Agostini, Smorgon cambia decisamente rotta dalla “salvezza tranquilla” a velleità da “cliente scomodo” per le prime posizioni. Infatti lo schema caro anche al Valsusa maschile, “palla alta ad Ago”, funziona bene pure per la regia di Caucci, che in difficoltà chiama in causa l’opposto condovese che risolve. L’A.A.A. prova a replicare, e le proprie quote rosa fanno gli straordinari, non sempre remunerati a dovere dai propri compagni in fase d’attacco. Il 3-0, pertanto, non può che essere il risultato scontato di questa gara, e Trinchero e compagni si ritirano a ragionare sulle prossime gare. Restano solo 2 partite per chiudere il secondo Mercoledì di VBN, e mentre fuori, tanto per cambiare diluvia, all’interno, nel match in chiave etilica tra Gintonici e Sbronz’s Anatomy, il team gattonero-leinicese di Barrionuevo, sembra avere tutto sotto controllo. Viceversa, i rossoblù della Hu, come già alla prima uscita, sono tutt’altro che remissivi, e pur imprecisi in alcuni frangenti, fanno sudare i punti ad Antoci e la Sella. I primi due set, però, sono decisi dal servizio, che lancia in fuga lo Sbronz’s. Nel 3°, il ritmo gattoleinicese cala, e sale in cattedra Crisafulli per i Gintonici. L’ala catanese fa ammattire il muro del team di Barrionuevo, e lo apre tenendo cuciti i rossoblù fin sul finale. Lo spunto purtroppo non basta, e lo Sbronz’s può aprire la sua caccia al Vale Tutto.., ma attenzione ai Gintonici in crescita. Dall’altro lato del telo, chiude la giornata una gara, che dalle indiscrezioni, rimette di fronte due team che già si sono affrontati durante l’anno nel “GxD UISP”, e a quanto pare è una sorta di rivincita. Gli Sbronzi di Riace, infatti, sembrano determinati a non dar spazio ai rossi di Bertolino. Il Tam Tam Giaveno, poi, incappa in una serata da dimenticare, sotto tutti i profili: tecnico e tattico. Gli appoggi schizzano via, gli attacchi mancano il bersaglio, mentre agl’avversari riesce un po’ tutto (bagheroni sulla riga, colpi di pugno “a voragine” negl’angoli di I e V..). Così il piatto freddo è servito, e coi Giavenesi a secco, gli Sbronzi di Riace possono festeggiare per 3punti importanti in un girone in cui nulla è ancora detto per la salvezza. L’infrasettimanale corto, si conclude qua, e con la solita minaccia del maltempo, s’attende l’8°giorno, per nuove gare e forse anche per dei primi verdetti.
T.a.g.M.A.