Il “Bravoh!” si beve un “Vale Tutto..” ormai alla frutta
Ariagno e la panchina lunga: minima spesa, massima resa
Non è solo il numero a fare la differenza, poiché il “Bravoh!” si guadagna il titolo PRO, tenendo basso il numero degli errori, e giocando con maggior lucidità nei momenti di concitazione; di contro, però, per il sestetto della Mantione, arrivare alla finale rimaneggiato ed in riserva dall’avvio, implica una lenta agonia, ed il rammarico per non aver potuto giocarsi tutte le carte con un avversario di pari livello. Insomma, nella Finale PRO, non sono evidenti i valori in campo, forse in gran parte spesi nella serata di Semifinale, con due tiebreak sofferti. Il “Bravoh!” parte con Pizzato in regia, opposto Scassa, laterali Calì e Alessia Nizza, centri Coronese e Magro, a far la staffetta con la Eusebio, Libero. Dall’altro lato della rete, la Mantione s’occupa della seconda linea in vece di Micellone e la De Feo, in banda vanno Bonetto e Brino, e Pozzo è opposta alla Lovera. L’avvio è di studio, con Bonetto che apre, e Scassa che risponde in diagonale. Il “Vale Tutto..” è rigido, come dimostra la ricezione, che stenta, e la Lovera aggiusta quel che può. Più precisi, sono gli appoggi per la Pizzato, che trova facile smarcare gli attaccanti. Nonostante ciò i team non si distanziano ed un muro di Micellone su un pallonetto di Magro, destabilizza l’ex- “Sanbe”, che viene momentaneamente superato, ancora dal centro. Il match si anima un po’ ma la fuga del “Vale Tutto..” dura poco, e la Calì ricuce lo strappo e col suo servizio infido rimette in parità il set. Brino prova a ripartire, ma non trova il ritmo, ed i compagni non paiono granché più lucidi: la free-ball è preda della Lovera, così s’inserisce Bonetto ad alzare, rovesciando a metà strada tra Brino e Micellone. Urge un timeout, ma non se ne cava molto: al rientro su una nuova liberazione forzata del “Bravoh!” Lovera è in anticipo sulla Mantione, e sugli sviluppi Scassa da seconda linea incrocia vincente. Siamo in dirittura d’arrivo e Brino usando il nastro accorcia di nuovo. Ma dura poco, poiché tra i servizi morbidi, e Bonetto che è marcato dal muro di Magro e Coronese, si va al timeout sul 22-20. Come in precedenza manca l’attenzione e Magro serve bene, Mantione spigola e nessuno assiste Lovera, con la conseguenza ovvia d’una free-ball, che costa il 23°punto ad opera di Coronese. Bonetto, finalmente si divincola dal muro, ma Coronese, ancora, trova la direzione giusta per concludere. Sul 24-21, Pizzato serve lungo, e dà a Lovera la chance per accorciare con un ace. Ariagno è lesto nel chiamare un tempo, e nonostante la Eusebio vacilli, l’alzata in bagher della Calì è buona per Scassa, che risolve: 25-23. La vicinanza nel punteggio, malgrado la prestazione sottotono, illude il “Vale Tutto..” che vi siano delle opportunità per una replica. Con la sola variazione di Turello per Brino (Ariagno non cambia..), si riparte, ma il neoentrato subito spigola in ricezione. Non è un buon segno, ma perlomeno Bonetto c’è e ripresa la palla, si reca a servire e infila un paio di punti diretti. Gli risponde il gioco centrale della Pizzato, che usa ancora Coronese. In questa fase, il “Bravoh!” fa e disfa, marcando e poi regalando in attacco. I sei della Mantione per fare un punto devono penare non poco, sottoponendosi ad un logorio costante, cui pagheranno dazio nei successivi parziali. Intanto la gara procede, spezzettata e con qualche sprazzo, ma poco di più. Anche l’ex- “Sanbe” non è proprio lucido, tuttavia non si fa prendere la mano e gioca “tattico”: piazzate, colpi sporchi, e via discorrendo. Così facendo guadagna un esiguo margine, mentre Ariagno entra per il giro dietro di Coronese. Scassa tiene in piedi la baracca, e per frenarne le velleità, serve un timeout. Questo aiuta a respirare, il “Vale Tutto..”, e finalmente ad appoggiare per Micellone, che chiude sfogando la frustrazione per il parco utilizzo. Ma non basta, e avanti rimane il sestetto di Ariagno. Serve qualcosa in più, e per fortuna Bonetto ce l’ha, con due buone conclusioni, che con l’ace della Lovera fanno 21-20. Il “Bravoh!” è preso in contropiede, e anche Turello finalmente si vede in attacco, mentre la “foglia morta” della De Feo, in battuta, ipoteca il pari, che arriva dopo alcuni scambi, con un errore di Scassa: 23-25. L’illusione dell’aggancio non dura molto, e con le energie al lumicino, la partenza della 3ªfrazione è una passeggiata solitaria del “Bravoh!”, che si limita a buttare la palla oltre la rete, col servizio velenoso della Calì, e ad attendere che il “Vale Tutto..” combini qualcosa che gli valga il punto. Bonetto lascia il campo a Brino, ma dopo una breve pausa, i sei di Ariagno tornano a guardare la gara dal “+6”. Tuttavia è un match strano e quando meno ce lo si aspetta, c’è un coup de théâtre che rimette tutto in discussione. In questo caso è il servizio della Pozzo, che resuscita il “Vale Tutto..” e lo rimette in corsa per il parziale. Difatti, Ariagno, entrato nel mentre per Magro, resta interdetto, e quando Scassa alza la mira in attacco, la Calì è bloccata a muro e Brino piazza profondo per il 19pari, deve ricorrere ad un tempo, oltre a far rientrare Magro e sostituire Scardino con Coronese. Il neoentrato centrale spara subito un aria-aria, che fa presagire il peggio, ma non esistono certezze in questa serata, e il Direttore di Gara segnala un’invasione alla De Feo, che tocca il quadrettato, Coronese si fa perdonare fermando Brino e l’ace viziato dal nastro della Calì firma il sorpasso. Il tempo chiesto dalla Mantione è tardivo e difatti arriva solo più un punto per il “Vale Tutto..”, con Brino, poi la difesa non s’intende e la free-ball è facile da capitalizzare per Scassa: 25-21 e nuovo vantaggio sanbenedettino. L’intervallo non basta per i sei della Mantione, per recuperare forze e lucidità, ma anche il “Bravoh!” al rientro appare provato. I primi scambi sono alquanto macchinosi e sporchi e fino a metà parziale non sembra esserci sufficiente verve per un duello frizzante. Poi, sul 14-13, Magro forse sfiora l’attacco di Bonetto, ma né l’arbitro, né l’assistente-refertista, se n’avvedono, e scatta la polemica, che non cambia il risultato: 15-13 “Bravoh!”. Questo potrebbe dare l’adrenalina necessaria a far ripartire il match, viceversa Bonetto spreca le ultime cartucce e per autopunirsi va in panchina. Il cambio riporta in campo Turello, che al limite dei crampi fa quel che può. Chi ne ha ancora, causa scarso utilizzo, è Micellone, che tira un’inaspettata rimonta. Ariagno spezza appena in tempo con una sospensione, ed entra e serve bene. Brino mantiene il minimo vantaggio, giocando con le mani di Scassa, ma dura poco perchè l’opposto del “Bravoh!” replica e poi rilancia al servizio. C’è margine per un finale tirato, ma è ancora un episodio a decidere: pallonetto vincente di Brino da postoIV, con palla che dà all’arbitro l’illusione del passaggio oltre l’asta, sebbene la banda colpisca dentro al campo. Il pallone è, senza appello, out: dal possibile 21pari al 20-22. Scorno e frustrazione sulla panchina del “Vale Tutto..” che chiede un tempo per sbollire. Al rientro un’altro dubbio: sulla ricezione a filo della Pozzo, Lovera libera di pugno, e forse invade. A “-3”, solo i nervi tengono su i sei della Mantione, che con Brino riprendono il possesso, ma lo stesso numero21 (servizio lungo), riconsegna la palla, che è “del match” agli avversari. Il block-in di Turello, ritarda solo l’inevitabile. Il “Vale Tutto..” difende a tutto campo, ma risponde morbido, ed al 5°tentativo, la palla va a Magro che chiude dal centro: 25-22. Al termine di un estenuante Playoff, il “Bravoh!” s’aggiudica il suo 2° titolo al VBN. Determinanti sono stati la coesione e l’ordine che han consentito loro di non spendere energie per gestirsi in campo; per Mantione e compagni, invece, troppa “ansia” e stanchezza (fisica e mentale) per affrontare una gara delicata come questa al meglio. Tuttavia, tutti felici coi propri premi (per Pizzato anche quello di miglior alzatrice..), e (già da domani..) tutti a far preparativi per la prossima stagione, per difendere il titolo o strapparlo ai detentori.
T.A.G.M.A.
La Pagellina
di Pippij17
VBN2015 Fin.1°/2°PRO: Bravoh! vs Vale Tutto.. 3-1
(25-23/23-25/25-21/25-22)
BRAVOH! (ex-Sanbe)
7 Ariagno Stefano (k): S.V. fugaci apparizioni sul terreno di gioco, prettamente tattiche, per poi tornare a godersi il trionfo da bordocampo, dettando tempi e modi ai suoi. (S 1+1=). MANOVRATORE.
8 Calì Giada: 8 non la migliore di queste serate, ma le è concesso dati gli impegni ravvicinati. Attenta in difesa e fonte di preziosi recuperi, in attacco non le manca la “voce”, per affermare che anche lei è una scelta più che valida. Ah! E non scordiamo il servizio: vera spina nel fianco avversario. (S 5#14+3= R 8+4- A 5#1b2= D 2+1-).
3 Coronese Antonio: 7- inizialmente messo alla frusta dalla Pizzato, non è stilisticamente impeccabile, ma le sue conclusioni, complice una difesa del “Vale Tutto..” connivente, vanno a terra. Poi, nei successivi set, fa da spettatore non pagante, attendendo tra un passaggio e l’altro, la consegna dei premi. (S 2= A 10#2= B 2#3+1/).
21 Eusebio Sara (L): 6,5 a mezzo servizio, però il suo compito lo esegue. Disciplinata, si sacrifica anche sulle conclusioni meno “gentili” degl’avversari, ma la sofferenza alla fine vale il premio. (R 11+3o4-2/ D 4/).
15 Magro Davide: 8+ non spicca come altri compagni, e oggi non è al top, ma il voto è un premio per tutto il torneo. É il cuore del team, dando sicurezza alla regia con raziocinio; alla difesa, con un muro puntuale. Inoltre, fa il centrale d’antan, ricevendo anche, e nemmeno tanto male. (S 1#3+ R 10+4- A 5#1b2= D 1-2/ B 4#3+2-).
1 Nizza Alessia: 6+ fatica inizialmente a carburare, ma si riprende col passare del tempo in ricezione, ed in attacco qualche sfizio se lo leva, a conferma che la qualità non è intaccata dall’inattività. (R 4+4-2/ A 2#2= D 1+1/ B 1+).
90 Nizza Viviana: S.V. regge in seconda linea, mentre negl’altri fondamentali è un po’ fuori dal gioco (S 1+1= R 1+1/).
4 Pizzato Federica: 7,5 la vita è certo più agevole con appoggi più “giocabili”. Per il resto sfrutta bene i suoi, mantenendoli caldi tutti, senza concedere punti di riferimento. Unica pecca il servizio, un po’ sottotono, ma ciò non può interferire coll’assegnazione del titolo di “miglior alzatrice” del PRO. (S 4+4= D 1+1/) .
9 Scardino Matteo: 6+ ha il compito di stoppare gl’avversari, e da cestista l‘assolve senza troppi problemi, mantenendo la posizione. Non spicca per molto altro, ma è più che sufficiente. (S 2= R 1/ A 2#1= B 2#) .
6 Scassa Mauro: 8,5 top-scorer della serata, gioca principalmente d’astuzia, e poiché prima che gli avversari coprano la sua direzione preferita, passano un paio di set, s’intasca un parziale da solo. Qualche errore di troppo non consente il “votone”, ma pensiamo che il 1°premio sia già soddisfacente. (S 3#3+2= A 21#7= D 1-2/ B 2+4/).
N.P. Fucarino Federica.
VALE TUTTO.. (..1 nella pallavolo, il punto orizzontale e quello verticale)
7 Bonetto Stefano: 6 parte decisamente bene, con un 2°set quasi impeccabile, con un buon apporto in prima e seconda linea. Poi si spegne nel prosieguo della gara, non riuscendo a murare come sa, e patendo le alzate corte, fino all’abbandono finale, stremato. (S 2#3+3= R 7+1-1= A 11#4b6= B 1# E 1/, i 1).
21 Brino Alberto: 6 “Brino si sveglia a mezzanotte” potremmo dire parodiando un classico dell’Horror, ed in effetti non ci discostiamo molto. Vampirico, deve attendere il calare del gioco, per rinascere a nuova vita e tentare la rimonta, come in Semifinale. Peccato che Van Helsing, dal trespolo, lo trafigga con un’astina di frassino (inesistente), e lo condanni alla dannazione del 2°posto. (S 3+1= R 5+3- A 11#2b3= D 1-1/ B 1#1+2/).
2 De Feo Marta: 6 è difficile da utilizzare in attacco, specialmente finché a “farle ombra” ci sono le mani di Scardino. Però è ispirata al servizio e ci prova anche nelle rare occasioni offensive, oltre che a muro, dov’è spesso solo ad una mezza unghia dalla presa. (S 2#4+1= R 1/ A 1#1= D 1+ B 2/, i 1).
1 Lovera Marta: 6- una gara, direbbero i meno giovani “sui generis”. Gli appoggi non la facilitano e perciò, pur patendo nel cercare la misura in postoIV, non può rifugiarsi nell’isola felice di zonaIII. Tampona con qualche discreto servizio, ma non è una “seratona”. (S 2#4+2= D 1- E 2-1/, i 1).
5F Mantione Rosalba (k)(L): 6 Libero per necessità, soffre il fatto che in seconda linea viga l’anarchia più totale. Prova a dare un minimo d’ordine, ma deve pensare a troppe cose assieme, e pur non sfigurando affatto, alla fine anche lei sembra patire gli sforzi della Semifinale. (R 13+4o4-2/ D 2+2-1/) .
5M Micellone Valerio: 6,5 ne avrebbe molto di più. Concentrato e determinato (pur un po’ lamentoso..), tiene alta la precisione, e, dopo una seduta ipnotica da Turello, non spreca neanche al servizio. Fa bottino a muro, ma prende anche qualche delicato mani-out dalle signore del “Bravoh!”. (S 1#3+2= R 2+ A 12#1b D 1- B 2#2+3/).
1 Pozzo Chiara: 6 il voto è in parte politico, perchè come lei stessa fa notare, è sottoutilizzata. Da opposta, arrivano pochi palloni ed in seconda linea cambiando continuamente posizione, non trova un’identità se non al servizio, col quale può sfogarsi e ravvivare una serata non esaltante. (S 3#8+1= R 7+4-2/ A 2= D 1/).
17 Turello Alessandro: 5,5 di stima. Si presenta col disegno d’un succo “Bravo” sulla pelata, ma ad essere alla frutta è lui. Non c’è: ricezioni errate e fiocchi di neve offensivi, in un lento spegnersi già al 2°set. Rientra coi crampi in un finale già scritto. Chi troppo vuole.. troppo vuole! (cit.). (S 2+1= R 4+7-1/ A 5#1b2= D 1+1/ B 4/).
N.P. Castagno Giulia (L).
LEGENDA: per interpretare i codici al fondo di ciascun commento (che sono di fatto lo scout), vi diamo questa rapida legenda. Le lettere sono rispettivamente Servizio, Ricezione, Attacco, Difesa, Muro (B), Alzata (E), e l’Invasione (i). I termini di valutazione sono: Punto (#), Positiva (+), Muro subito (solo per attacco: “b”), Nulla (solo per i liberi, in ricezione: “o” -fuori 3m-), Negativa (-), Errore (=), Mani-out/dentro Ace subito Difesa errata (/)
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