A PICCOLI PASSI SI SCALA LA CLASSIFICA

“Cis-To Dentro” e “MarioPinti” si fan largo coi 2-1
“Molten Idee x la Mikasa” afflitto dalla “Maledizione del Referente”

L’importante, per i piazzamenti di rilievo, va da sè, è vincere, tuttavia non è fondamentale che siano tutti 3-0, possono bastare anche una serie di 2-1, ed alcune squadre hanno scelto questa via un po’ più tortuosa, ma meno pendente per puntare alla vetta dei rispettivi gironi. Nel mentre, però, la 12ªgiornata di VolleyByNight, vede prendere il campo per prime, un paio di compagini che non possono permettersi di lasciare troppe briciole in giro. Il “Gigigiannizzati”, persa la chance per la 1ªpiazza, per il 2°posto deve fare percorso netto, e mette da subito in chiaro ciò con l’ “Atletico Manonsalto”, staccandolo in avvio e controllando, anche, se necessario murando “a sangue” le donne (ne fa le spese la Ferrarese, che incappa nelle manone di Palmegiano). Nel 2°parziale, il divario è lievemente più contenuto, ma inizialmente i tanti errori pesano, e incrinano un po’ i rapporti nel sestetto della Carbone (qualche scaramuccia per i troppi sprechi). Sotto 0-2, senza null’altro da perdere, l’ “Atletico Manonsalto” rinviene ulteriormente e se la gioca fin sul finale, dove però Vitetti è pronto a mettere il punto sulla questione e ad intascare per sè ed i compagni l’intera posta. In parallelo, un altro team ha necessità di punti, per tenere sotto pressione i diretti avversari dell’ “Italian’s Got Spritz”, ed è l’ “Ambaradan”. Il “Caco Verde”, pur con qualche defezione, non vuol certo fare da comparsa e tiene duro, mantenendo il match in bilico anche oltre quota 25. Avrebbe anche più opportunità degli avversari per chiuderlo, ma Sangiorgi e compagni non sono opportunisti quanto i sei di Rosato, che rimandano per un paio di scambi, poi prendono il possesso e alla prima occasione chiudono, con un muro di Pedicini. Il colpo è traumatico ed il “Caco Verde” vacilla, ripartendo in difetto. La mista rivolese tenta una rimonta, ma l’ “Ambaradan” difende e costringe all’errore gli avversari, andando a raddoppiare. Sotto 2-0, il sestetto di Sangiorgi fa tilt, e in avvio di 3ªfrazione viene sommerso di punti. Dunque Rosato e compagni alzano il piede dall’acceleratore e per inerzia intascano il 3-0, mentre il “Caco Verde” va a schiarirsi le idee in doccia, pensando a come recuperare nelle prossime 2 uscite. Tornando sul campo1, ecco una delle squadre fautrici della teoria citata nel titolo. I “MarioPinti”, infatti, per la seconda volta, decidono di investire il 100% delle proprie energie solo nei primi parziali. Non è impeccabile il sestetto di Mario Bogotà, ma l’ “All Scars” lo è altrettanto se non di più. Ne consegue che puntando sulla antica teoria del “lasciamo che sbaglino loro”, limitando le loro, i “MarioPinti” possono far propri 1° e 2°set, in buona parte approfittando delle azioni fallose altrui. Raggiunto lo scopo, dunque, il team di Bogotà si rilassa, e lascia il pallino in mano ai verdevestiti, che tengono un piccolo margine di vantaggio. A metà parziale, si fa strada tra i “MarioPinti” l’idea di tentare una rimonta, ma l’ “All Scars” ha capito che anche un punticino può far comodo nell’economia del girone, e così resiste strenuamente (vd. intervento scivolato con palombella “a voragine” che cade tra gli attoniti difensori del “MarioPinti”..), e si intasca il punto della bandiera, restando appaiato agli “Assemblati”. Dall’altro lato del telone, l’altro team che segue i dettami “Mariani”, è il “Cis-To Dentro”. Il club della Costan-Zovi e della Barra, però, parte in difetto contro “i Lilli”. Le squadre danno vita ad un incontro a viso aperto e che vede partire meglio i sei di Zanolli, che si impongono per 21-25. La risposta del sestetto lingottino, giunge con l’arrivo in palestra di Giuliano a rinforzarne le fila. Non che faccia proprio tutto da sè, ma le difese che disinnescano gli affondi di Francesco Di Pierro, sono affar suo e poi, giunto in prima linea, d’esperienza trova varchi per marcare senza forzare. Dunque la Costan-Zovi da fondocampo chiude la pratica pareggio con un uno-due al servizio. La tensione sale, e le squadre battagliano punto su punto, ma quando conta, “i Lilli” vengono colpiti dalla “sindrome del braccino” ed il finale ne è un lampante esempio: Miriam Di Pierro sbaglia il tempo sulla palla e la sfiora appena mettendo in rete, dunque la Francia-di-Celle irrigidisce le mani al palleggio e manda a vuoto Zanolli dal centro per il 25-19 che vale il 2-1 per il “Cis-To Dentro”. Nulla è compromesso per “i Lilli” nella lotta al titolo nel gironeH, avendo ancora 2gare a disposizione, tuttavia, serviranno loro 6punti, e nella lotta tra i due, il “10Dispari” è pronto ad approfittare di qualsiasi passo falso. Arrivati alla soglia delle 22.30, è tempo per il “Lasciateci Vincere”, di elemosinare coi proprio occhioni da gatto tenerone altri punti alla “New Team”. In realtà, come da effige recante il muso del “Gatto con gli Stivali” Dreamworks, l’espressione questuante è una facciata, tant’è che il team della Pera, parte avanti, mettendo pressione ai sei della “vice-Bugnano”, Messina. Muri e attacchi di Daghero sono la spina nel fianco della “New Team” e la difesa ad oltranza del “Lasciateci Vincere” porta il 1°parziale ai vantaggi, dove solo un paio di piccole distrazioni concedono a Messina e compagni il sudatissimo 0-1: 26-28. L’equilibrio continua anche nel 2°set, nonostante la “New Team” si dimostri più accorta e non conceda più troppo spago agli avversari, riuscendo a raddoppiare con maggior “tranquillità”. Ma lo sforzo è stato intenso e provante, e pronti-via nel 3°parziale il “Lasciateci Vincere” in pratica ipoteca il punto della bandiera: fuga bruciante grazie alle battute, e poi una carichissima Origlia, che mura i giocatori avversari e ne apre le mani con le sue conclusioni al fulmicotone. Come detto, dura poco il set, che si conclude 25-13, tenendo in corsa anche il sestetto della Pera per un posto sul podio. L’ultima gara a concludersi è quella del campo2. Qui, si manifesta per la seconda volta, il fenomeno che i maligni iniziano a definire come “la Maledizione del Referente”, poichè, dopo il “caso Bugnano” (vd. serata 17/6), un altro Referente di squadra si infortuna. Andando per ordine, la serata per il “Molten Idee x la Mikasa” di Marino, si apre discretamente bene, non trovando nei “Ciapa Musche”, un’opposizione tale da essere impensieriti. Il team della Gallo e Brovarone, è di nuovo poco motivato e quasi sembra non abbiano mai giocato assieme. Marino e soci li doppiano, e chiudono con un margine abissale. Nel secondo set, la macumba succitata s’abbatte sul “Molten Idee..” prima mettendo fuori gioco Bascietto (nella gara precedente miglior realizzatore del team, nda.), per un “incrocio di piedi” sottorete in un contrasto a muro. Dunque, poche azioni più tardi, colpisce il “capitano”, Marino, che s’accascia al suolo col ginocchio dolente. Tuttavia, nonostante la gara “ad eliminazione” decimi gli avversari, i “Ciapa Musche” non ne approfittano, anzi, con uno spiazzante fair-play (voluto o meno che sia..) non solo autodenunciano palloni dentro avversari, quando il direttore di gara se li perde, ma in taluni casi, si sacrificano facendosi impallinare dalle conclusioni del “Molten Idee..” dirette fuori. L’epilogo è perciò lapalissianamente un 3-0 senza appello, che spinge verso il probabile 1°posto, i sei di Marino. Con questa gara termina anche la 12ªfatica del VBN, e dopo qualche opportuna combustione d’incenso propiziatorio per scacciare il malocchio, si chiude in attesa di ripartire alle 20 di domani, con una nuova serata di gare: <<occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, ego me baptizzo contro il malocchio. E con il peperoncino e un po’ d’insalèta ti protegge la Madonna dell’Incoronèta; con olio, il sale, e l’aceto, ti protegge la Madonna dello Sterpeto; corno di bue, latte scremèto, proteggi questa chèsa dall’Innominèto!>>. (cit.)
T.a.g.M.A.